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Venezia 2017: The Leisure Seeker di Paolo Virzì (in concorso)

 

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REGIA: Paolo Virzì
SCENEGGIATURA: Stephen Amidon
CAST: Helen Mirren, Donald Sutherland, Christian McKay, Janel Moloney
ANNO: 2017
PRODUZIONE: Italia, Francia 

 

Si veste a stelle e strisce, pur riuscendo a carpirla solo da lontano, quell’America di strade e pianure che è scenario per Ella e John, dignitosamente in tema senile Helen Mirren e Donald Sutherland. Virzì cuce una commedia ça vans sa dire vecchia maniera, cioè giocata sul dialogo (non sempre brillante) a due e sugli equivoci causati dall’età e dalla malattia dei due anziani signori, giovani dentro, che prendono e partono per dimenticarsi di tutto, anche se John ha già dimenticato, e quindi deve ricordare.  Non si può non volergli bene, a questo Virzì meno in forma, quasi opaco e confuso, colpevole una sceneggiatura coerente ma che alla commedia non fornisce sufficientemente materiale di spirito, soprattutto perché poi si giunge, solito, maledetto Virzì, alla conclusione amara, qui tragica e disperata, gestita con sapiente riguardo (ed è questo che, su tutto, finalmente, lo distingue), che scuote diverse cogitazioni di stampo esistenzialista che spesso lo portano a guardare al terminale come oggetto di riflessione: la disperata ricerca di qualcosa, del perché stiamo come stiamo, come in La prima cosa bella e ne La pazza gioia. Nell’imperfezione sottotono, qui, Virzì, da qualche parte, riesce lo stesso a dirci qualcosa, e non capita a tutti.

 

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