LOVE WILL TEAR US APART AKA: DEPRESSION IS FASHION (aka: when winter came and put a freeze on our hearts)
Cuori spezzati e calpestati, pioggia di tristezza infinita sulle pagine di Positif. D’altronde, siamo una redazione cresciuta cercando di imitare Tony Leung Chiu-wai mentre fuma 20 sigarette in Hong Kong Express: sguardo nel semivuoto alla Alain Delon, l’accenno di un amore sempre più inafferrabile, fantasmatico e sfuggente. Romanticismo svuotato dello zucchero, casomai riempito di fratture: ecco la nostra tematica prediletta per questo Febbraio.
La redazione si è riunita, tirando fuori i pacchetti di Chesterfield Lights e osservando il fumo dileguarsi nei nostri occhi sulle note dei Cure e degli Smiths: l’abbiamo capito in quel fulgido istante, Love will tear us apart, l’inevitabile rassegna come nostro regalo di San Valentino. Film, visioni, (dis)incanti che avranno una sola cosa in comune: storie d’amore che esplodono nel più doloroso tormento, storie d’amore impossibili, congelamento dei sentimenti e stupro emotivo nel buio più squarciante. Non necessariamente pellicole strappalacrime nel senso melodrammatico del termine: cercheremo, anche stavolta, di divagare fra i generi riservando un paio d’inaspettate sorprese exploitive, tra classici troppo spesso dimenticati (Les parapluies de Cherbourg o La ragazza del bagno pubblico vi dicono qualcosa?), e, nella tradizione dei nostri inediti verboten, opere recenti che non hanno trovato collocazione nelle infami sale italiche (un titolo su tutti: The man who loved Yngve di Stian Kristiansen, una delle opere indie più toccanti degli ultimi anni, che ancora una volta ci mostra la nascita del più tenero dei sentimenti come forza distruttrice di una giovinezza ormai sfumata e andata nel ricordo amaro, soffocata nella malinconia). E ancora: vibrazioni punk, evirazioni splatter, pederastia e tormenti transgender – di tutto e di più -. Vi chiediamo di accompagnarci fra queste immagini indelebili ed iniezioni letali, per tutti gli amori finiti o magari solo sognati, per sempre e mai.
Ever fallen in love (with someone you shouldn’t've fallen in love with)?