editoriale

SUMMERTIME SADNESS

Caos lisergico per brevi attimi di meraviglioso stupore e candide promesse esistenziali. Che forse forse siamo tutti usciti da un film di Koji Wakamatsu, nostra autentica guida spirituale la cui sublimazione sovrimpressiva ci riporta alla più oscura essenza: embrionali donne selvagge, stupratori seriali, angeli violati e vagabondi del sesso. Ritratto positivista inseguendo l’immagine di Tony Leung che ancora una volta beve caffè e fuma una sigaretta in ralenti mentre Faye Wong la osserva innamorandosi: il momento assoluto di cui potremmo scrivere all’infinito, gli unici momenti che vorremmo, al/dal/per il cinema. Permane la resistenza di una redazione in cui rimangono le firme storiche (a.t innamorato che impara finalmente ad apprezzare i cartoni giapponesi in cui i protagonisti non fanno che arrossire; l.l che riscopre nonno Iggy che piscia sul pubblico) stavolta accompagnate da nuovi nomi che ci fanno l’onore di esistere. Ci piace, ed è per questo che nonostante la solita morte estiva, abbiamo deciso di non fermarci e di allargare ulteriormente le nostre pagine, non solo con una  nuova veste grafica che ritarda e ritarda ma un giorno forse verrà a galla (magari per Venezia? prima? dopo? apocalisse per favore?), ma anche tuffandoci proprio nell’essenza di ogni estate cinematografica e non: la sua tristezza. Summertime sadness. I fantasmi in meltin’ pot, che affronteremo nel corso di questo mese e mezzo. Una rassegna speciale per tenerci(tenervi), e che spazierà in revisioni che dissolvono il passato col presente, il cinema. Dal capolavoro Avere vent’anni di Fernando Di Leo, aka la consapevolezza che passa dalla sodomia, alla malinconia di Sapore di mare, ritratto di una giovinezza che non torna e che si frantuma nella malinconia più agrodolce. E ancora: i ragazzi fancazzari di Linklater (Dazed & Confused), i sognatori arrapati di Cuaròn (Y tu mama tambien), senza disdegnare tuffi in ormai-classici come Il coltello nell’acqua (Polanski) o affogamenti blaxploitivi (Coffy). Solo noi ci ostiniamo a mixare immagini così diverse fra di loro. Giusto perchè siamo il miglior sito di cinema in Italia, o perlomeno, quello che fuma di più. Continuate a leggerci, e forse diventerete persone migliori anche voi. E bevete più acqua.

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