Anno 9 del Millennium – Speciale David Fincher

 

Chi bazzica positif sa quanto alcuni di noi tengano ai loro protetti. Santini cinefili lucidati appena prima di addormentarsi, cognomi da difendere sempre e comunque, che sia opera effettivamente filmica d’abusato termine capolavoro o il proprio gatto ripreso ad armeggiare nella lettiera poco importa: da queste parti siamo fatti in tal modo, buona o cattiva sorte che sia. Vale per Clint Eastwood così come per David Fincher, incondizionato e viziato pupillo di vecchi e nuovi occupanti di questo spazio galleggiante. Partito da lontano, ovvero dall’apprendistato spettacolare agli ordini di Lucas, il Nostro rappresenta quello che in poetica e celluloide può definirsi un autore post moderno, in quanto portatore spontaneo di un linguaggio oltre cinema (il video clip) tradotto parallelamente alle esigenze narrative della settima arte. Tanto il classico quanto il futuribile trovano in Fincher un punto di vicendevole tolleranza, zona franca pronta ad essere trasformata in un sentiero di caccia, sul percorso del quale annusarne le tracce e liberare dalle inibizioni accademiche quel cannibalismo autoriale che fa delle appropriazioni di testi altrui la sua prima, eccellente, vittima. Si tratti di romanzi o “semplici” sceneggiature poco importa, Fincher ne prende possesso, le fa sue, mai adattandosi bensì adattandole agli ingranaggi della sua macchina cinema; sottomesse al verbo di tematiche ricorrenti e costanti, alla scansione filmica di queste ultime, riconoscibili sotto lo strato di pelle chiamato alle volte forma, altre genere, filone, tendenza, moda. Universi prevalentemente maschio-centrici ad un passo dall’inevitabile conflitto, dominanti e dominati pronti a cambiarsi di posto durante la ricerca di un’identità, giochi di morte e paura di quest’ultima, senso di colpa e morale, tempo, spazio e storia americana: questi gli assi portanti del cinema che appartiene a David Fincher, ossessioni sviscerate attraverso nove pellicole dirette nell’arco di un ventennale di carriera aperto dal mai troppo compreso Alien 3 e momentaneamente chiuso dal giustamente acclamato Millennium. Un mese di tempo per scavare dentro il Fincher pensiero. Restate sintonizzati.

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